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Focus on Allen Daviau:|||il cinematographer che illuminò E.T.!

In seguito a complicazioni dovute al Covid-19, è scomparso a Los Angeles il noto cinematographer Allen Daviau- ASC- (New Orleans, 14 giugno 1942 – Los Angeles, 15 aprile 2020).  Dopo aver curato l’illuminazione psichedelica per gli effetti speciali del film Il serpente di fuoco (The trip, 1967) di Roger Corman, scritto da Jack Nicholson e interpretato da Peter Fonda, Susan Strasberg e Dennis Hopper, lega il suo nome in modo indissolubile al regista Steven Spielberg, con il quale collaborò sin dagli esordi: il corto Amblin' (1968) scritto, diretto e montato da Spielberg è di fatto la loro prima collaborazione. Da questo primo loro lavoro quindi il geniale regista trarrà il nome della sua casa di produzione, la Amblin Entertainment (fondata insieme alla produttrice Kathleen Kennedy e al produttore Frank Marshall nel 1981). Il cortometraggio narrava la storia d’amore tra due adolescenti hippy, ed era ambientato in California. Al fianco del regista statunitense, Daviau lavorò quindi a E.T. l’extra-terrestre (E.T. the Extra-Terrestrial, 1982) - il suo primo lungometraggio ufficiale -  dopo diverse esperienze televisive, tra le quali merita di essere ricordato il film The Boy Who Drank Too Much (1980) di Jerrold Freedman, con Scott Baio. Il capolavoro di Spielberg che si aggiudicò ben quattro Premi Oscar (Miglior sonoro, Miglior montaggio sonoro, Migliori effetti speciali e Migliore colonna sonora ) è una favola senza tempo che ha affascinato intere generazioni di spettatori, declinata sull’amicizia tra un alieno (creato dal maestro degli effetti speciali Carlo Rambaldi) e il giovane Elliot (interpretato da Henry Thomas): Daviau la illumina con una voluta luce naturalista, libera da inutili ed eccessivi orpelli visivi (come spesso accade in film di genere fantastico) ed è proprio grazie alla sua luce, che l’alieno ci viene man mano svelato, e con esso la suspense che ne consegue, soprattutto nelle sequenze iniziali. Il sodalizio con l’amico regista continuò quindi con film come Ai confini della realtà (Twilight Zone: The Movie, 1983), Indiana Jones e il tempio maledetto (Indiana Jones and the Temple of Doom, 1984), Il colore viola (The Colour Purple, 1985) e L’impero del sole (Empire of the Sun, 1987): Daviau inoltre illuminò la sequenza del Deserto del Gobi che Spielberg aggiunse all’Edizione Speciale del 1980 del film Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind, 1977). Nel corso della sua carriera Daviau ottenne ben cinque Nomination al Premio Oscar (E.T. l’extra-terrestre, Il colore viola, L’impero del sole e Avalon e Bugsy di Barry Levinson), aggiudicandosi il prestigioso BAFTA (l’Oscar inglese) per la miglior fotografia per L’impero del sole. Molto attivo anche nella pubblicità e nei video musicali, Daviau ha firmato inoltre, lavori come:  I l gioco del falco (The Falcon and the Snowman, 1985) di  John Schlesinger, Prossima fermata: paradiso (Defending Your Life, 1991) diretto e interpretato da Albert Brooks, Fearless - Senza paura (Fearless, 1993) di Peter Weir, Congo (1995) di Frank Marshall, The Astronaut's Wife - La moglie dell’astronauta (The Astronaut's Wife, 1998) di Rand Ravich. Il suo ultimo film risale al 2004, quando curò la cinematografia di Van Helsing di Stephen Sommers, con Hugh Jackman.

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