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Pasquale Rachini ricorda Marcello Mastroianni!

Pasquale Rachini ricorda Marcello Mastroianni!

Pasquale Rachini (Cortona, 29 aprile 1946) è un Autore della Cinematografia italiano noto principalmente per la storica collaborazione con il regista Pupi Avati, per il quale illumina la maggior parte dei film, compresi quelli più celebri quali La casa dalle finestre che ridono (1976), Festa di laurea (1985), Regalo di Natale (1986), Ultimo minuto (1987) e Bix (1991) con il quale si aggiudica il Nastro d’argento. In qualità di camera operator prende parte a La cagna (1972) e La grande abbuffata (1973) diretti entrambi da Marco Ferreri e interpretati da Marcello Mastroianni.

Ricorda la prima volta che ha incontrato Marcello Mastroianni?

Con Marcello ci siamo conosciuti nel 1972 a Parigi, per la prova trucco del film La Cagna dove l’interprete femminile era la sua compagna Catherine Deneuve. Abbiamo girato due settimane a Parigi proseguendo la lavorazione del film in Corsica, abitando in hotel all’Isola di Cavallo e spostandoci giornalmente per le riprese all’isola di Lavezzi. Penso che tutti o quasi conoscano la vita privata e professionale di Marcello, bella persona, gentile, educata e grande professionista.

Cosa può dirci riguardo la lavorazione de La cagna?

Ferreri è venuto con il suo veliero e Mastroianni con il suo yacht, entrambi meravigliosi. Le riprese si sono svolte senza problemi, film tranquillo. Gli attori, Catherine e Marcello, hanno seguito la sceneggiatura e le indicazioni di Ferreri in perfetta armonia; Marco dal primo giorno delle riprese sulla spiaggia, buttava a mare dei galleggianti, da lui chiamati giapponesi, con tutti gli ami attaccati intorno e un macchinista doveva controllarli; mentre giravamo è capitato più di una volta che il macchinista urlasse “il pesce, il pesce!!!”, per cui quasi tutta la troupe correva in mare, compreso Ferreri che andava anche lui senza dare lo STOP, lasciando me a girare e gli attori a recitare inconsapevoli, non capendo che succedeva.

Durante la lavorazione del film vi siete frequentati anche al di fuori del set con il resto della troupe?

La mia frequentazione con Marcello è stata solo sul set e con incontri casuali a Cinecittà, in quanto a Parigi aveva la casa dove viveva con la Deneuve e sull’isola viveva sullo yacht.

 

Dopo questo film ritrova a pochissimo tempo di distanza Mastroianni impegnato ne La grande abbuffata, diretto ancora da Ferreri. Cosa ricorda di questo film-cult?

Per il film La Grande Bouffe, girato interamente a Parigi, tutta un’altra storia: la sceneggiatura era una base che veniva modificata giorno dopo giorno. La troupe lavorava con orario francese: convocazione ore 11,00 – preparazione SET – ore 12 attori sul SET che iniziavano a provare e ogni attore, seguendo la scena scritta, la interpretava liberamente con scherzi risate e battute, apportando anche delle modifiche, fin quando piaceva a Ferreri che con qualche suo suggerimento in merito, dava “MOTORE”; ciò accadeva tutti i giorni e di conseguenza l’inizio riprese era sempre intorno alle ore 16,00. Ti faccio due esempi: la scena di Marcello con la benda ad un occhio è una sua invenzione, Tognazzi che imita il Padrino idem, etc. etc. Come vedi questo film è stato un coinvolgimento totale sia tecnico che artistico e io l’ho preferito in quanto più impegnativo, imprevedibile e divertente.

 

C’è un aneddoto divertente che vuole ricordare?

C’è una foto molto divertente dove io corro davanti all'auto guidata da Marcello con accanto Andrea Ferreol che mi rincorre; la strada era sconnessa ed io alla partenza controllavo l'inquadratura, partivo con il motore e davo l'azione per poi scappare avanti in modo che all'arrivo potessi ricontrollare l'inquadratura e darla buona.

Mastroianni era un attore attento alla fotografia? Prestava attenzione al tipo di inquadratura che lo riguardava?

Per quello che riguarda la Fotografia, sia Catherine che Marcello si sono completamente affidati. L’unica richiesta fattami da Marcello fu, che quando potevo, mettessi la cinepresa 10 centimetri più in alto rispetto la sua altezza.

a cura di Gerry Guida

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